NEWSLETTER LIZARD
NUMERO 6 - GIUGNO 2008
Gentile [NAME],
Anche questo mese troverà il caso del mese e la recensione di due libri del nostro e-shop. In aggiunta a tutto ciò troverà alcune informazioni circa il Progetto Giacobbe a cui Lizard aderisce.
Il caso del mese
Il caso del mese riguarda Stella. Stella ha 13 anni, è in terapia ortodontica da due anni e non presenta patologie particolari se non ricorrenti mal di testa. La sua ortodontista ritiene di avere raggiunto un buon punto di equilibrio. Decide però di valutare con la pedana i risultati.
Nell’esame effettuato in occlusione Stella presenta un’oscillazione abbastanza confusa, una torsione ed uno squilibrio di 1,4 Kg.
Ad arcate svincolate la situazione peggiora per quanto riguarda la differenza di carico (3 Kg) e rimane insoddisfacente dal punto di vista stabilometrico.
L’esame ad occhi chiusi ad arcate svincolate non indica la presenza di alterazioni visive. Sembrerebbe quindi che l’apparato stomatognatico non sia responsabile dello squilibrio, ma l’indagine non può limitarsi a occlusione/disclusione.
L’osservazione clinica permette di vedere gli incisivi centrali spaziati (piccolo diastema) in leggera convergenza. Come osservato in altre occasioni un palato stretto può creare scompensi e si decide quindi di procedere ad un’altra prova, stimolando l’allargamento del palato mediante pressione nella posizione corrispondente ai molari. Come più volte ripetuto si tratta di valutare la risposta del Sistema Nervoso Centrale ad uno stimolo temporaneo. Senza voler entrare nel merito della tecnica osteopatica è un test che permette comunque di valutare se e quanto sia importante ”sbloccare” la mobilità cranica.
La prova viene ripetuta in pedana, senza far scendere la ragazza sia per la brevità della durata dello stimolo, sia per non permettere il reclutamento di nuovi compensi grazie al cammino.
La risposta è evidente: si ritorna al minimo squilibrio annullando contemporaneamente la torsione e raggiungendo un armonia dell’oscillazione assente nei precedenti test. Come sempre sarà poi la clinica a suggerire quale possa essere un nuovo punto di equilibrio, verificandolo nuovamente con la pedana.
PROGETTO GIACOBBE
Il Progetto Giacobbe nasce 5 anni fa grazie alla collaborazione tra il Dott. Ravaglioli e del Dott.Krajewski dell’Istec Consiglio Nazionale delle Ricerche di Faenza, il Dott. Daniele Tonlorenzi, il solito Sergio Zanfrini.
L’Istec Cnr è specializzato nello studio e ricerca dell’applicazione dei materiali ceramici anche per applicazioni medicali: rivestimento di stent coronarici, catena degli ossicini (incudine, staffa, martello) protesi di ginocchio e d’anca ecc.
Scopo del Progetto è quello di analizzare, comprendere e realizzare materiali e situazioni che permettano di prevenire ed eventualmente curare tutti gli aspetti connessi ai fenomeni artrosici. Questo presuppone un’approfondita conoscenza anatomofisiologia, dei sitemi di misura, dei biomateriali.
Per questa ragione si sono via via aggiunti al gruppo illustri cattedratici italiani e di altri paesi che, oltre ad un costante scambio di informazioni, realizzano un convegno annuale nel quale poter scambiare le rispettive esperienze.
Quest’anno l’incontro si è svolto nelle sale della Fiera di Bologna in occasione di
Exposanità, con una notevole partecipazione di pubblico e relatori di grande livello internazionale.
Quanto prima pubblicheremo in questi spazi gli atti del convegno.
E-SHOP LIZARD: I NOSTRI LIBRI
In questo numero della nostra newsletter vogliamo presentarvi brevemente "
Compendio di Semeiotica Occluso Posturale" di Tullio Toti e "
Vestibolo e Sport" di G.Guidetti, D.Marchioni.
"Compendio di Semeiotica Occluso Posturale"
di Tullio TotiPrefazione
La semeiotica occluso posturale è materia semplice e complicata allo stesso tempo.
Il concetto che il corpo umano è un sistema di apparati integrati e interdipendenti tra loro per funzioni e supplenza di esse, è vecchio quanto il mondo e quindi facilmente intuibile per tutti. Meno facile è addentrarsi nel mondo delle interpretazioni di questo fatto. Non v'è dubbio che molte, sono le scuole che, attualmente, manifestano interesse per un argomento che, fino a pochi anni fa, era considerabile "di nicchia" e che riscuoteva solo l'interesse di pochi.
Il mio percorso nel mondo della gnatologia e delle correlazioni occluso posturali parte da lontano non solo perché inizia circa venti anni fa, ma anche perché ritengo sia caratterizzato da un'idea costante e continua nel tempo: porre il paziente in un rapporto spaziale mandibolo-mascellare il più vicino possibile al suo equilibrio muscolo scheletrico, piuttosto che in obbedienza a questa o quella teoria.
La ricerca della "posizione personalizzata" è un po' il mio pallino, anche perché ritengo che avvicinandoci a questa, qualora anche non ci trovassimo dinnanzi ad un paziente algico, metteremmo l'individuo, sia esso paziente ortodontico o protesico, al riparo dei rischi di sviluppare una sindrome disfunzionale iatrogena nel futuro. Tradurre un ideale in pratica è difficile in tutti i casi della vita, in clinica credo lo sia in modo particolare e trasmettere tutto questo ad allievi lo è ancora di più.
Quando, invitato da colleghi che stimo molto, ho iniziato a tenere lezioni di semeiotica occluso posturale, mi sono posto primariamente il fine di codificare un sistema didattico semplice ed immediato, scevro da grandi cappelli teorici che spesso affascinano il discente ma che, ancora più spesso, ottengono il risultato di far apparire una qualsiasi materia come complicata e impraticabile. Sono uso dire a chi mi ascolta che non sono un fenomeno inimitabile, semplicemente ho più esperienza di loro, ma che essi, dopo l'esercizio necessario, saranno, a loro volta, in grado di seguire i protocolli di visita con eguale sicurezza. Per far sì che ciò accada, ho pensato ad un metodo pedagogico che porti pian piano, chi si avvicina alla materia, gradualmente a mettere in pratica, non solo le tecniche manuali, ma, soprattutto, il necessario cambiamento di mentalità.
Il compendio che ho preparato rispecchia questo ideale didattico, è scarno, agile come deve essere un vademecum di viaggio. Il mio intento è quello di fornire un "manuale" che possa essere consultato anche durante una visita o una seduta di coronoplastica. Inoltre questo volume è la sintesi delle lezioni propedeutiche e spero possa essere utile per seguirle. Quindi va considerato come un testo pratico che dovrebbe servire a capire come si può interpretare il linguaggio del corpo del paziente e come questo possa essere utilizzato ai fini diagnostici prima e terapeutici dopo.
"Vestibolo e Sport" di G.Guidetti, D.Marchioni
Introduzione
La funzione dell'equilibrio è molto complessa ed è affidata ad un sistema in cui interagiscono numerosi organi ed apparati. L'apparato vestibolare è comunque l'elemento fondamentale del controllo dell'equilibrio statico e dinamico. Una sua lesione provoca prima vertigini e gravi disturbi dell'equilibrio ed in seguito un rimodellamento di tutto il sistema al fine di compensarne gli effetti destabilizzanti.In questo modo un deficit vestibolare finisce per influenzare cronicamente l'atteggiamento posturale statico e dinamico. Nella valutazione del controllo posturale di qualsiasi paziente, ma soprattutto di uno sportivo, è pertanto indispensabile ricercare l'eventuale presenza di una pregressa vestibolopatia. In questo volume vengono suggeriti i criteri anamnestici e clinici più affidabili per questo fine.