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NEWSLETTER: Settembre 2008

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2009 12:56
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01/07/2009 12:56

NEWSLETTER LIZARD
NUMERO 9 - SETTEMBRE 2008

Gentile [NAME],

Ecco il numero 9 della nostra newsletter. In questo numero troverà alcune informazioni sul Corso di Aggiornamento di novembre, un caso del mese dedicato al biofeedback ed una vera novità: l'assistenza a distanza!

Il lavoro in équipe tra odontoiatra ed osteopata in chiave posturale
corso_sirmioneIl prossimo 7 e 8 novembre si terrà il nuovo corso di aggiornamento teorico-pratico Lizard. Il tema centrale sarà l'approccio diagnostico multifattoriale e avremo modo, come nello scorso incontro, di testare concretamente il protocollo posturale interdisciplinare. I docenti del corso saranno il D.O. Ange Cardone, osteopata, e il Dott.Silverio Di Rocca, odontoiatra. Abbiamo avviato la richiesta di accreditamento ECM sia per la categoria dei dentisti, sia per i medici generici con indicazione delle aree di riabilitazione e di medicina dello sport. Il corso ha un costo di 250 euro + IVA e si terrà presso la bella cittadina di Sirmione, presso l'Hotel Olivi. Per ulteriori informazioni potrete visitare la pagina Formazione del sito o contattarci direttamente. Il numero massimo di partecipanti è di 30, vi consigliamo quindi, nel caso in cui foste interessati, di segnalarci la vostra adesione.

Il caso del mese: il biofeedback su Lizard
Da oltre 15 anni abbiamo inserito il biofeedback tra le utilità del software Lizard, ma a tutt’oggi solo il 5% lo utilizza costantemente. Vediamo anzitutto perché sia da utilizzare, poi vedremo il come. Come ho sempre affermato la postura è in continua evoluzione. Il Sistema Nervoso Centrale registra costantemente gli avvenimenti della nostra vita e ottimizza la nostra postura per diminuire il più possibile tutti i rischi. Basti pensare ad esempio come, salendo una scala diversa da quelle di casa nostra e con i gradii più altri, dopo un leggero inciampo sul primo gradino quelli successivi vengano saliti con sicurezza e senza guardare. Se torneremo dopo un anno in quella casa automaticamente faremo il passo leggermente più alto. E ancora, se scendendo una scala ad un certo punto abbiamo rischiato di cadere, tutte le volte che arriveremo in quel punto aumenterà il tono muscolare.
Detto questo veniamo ai traumi. La scena che precede l’attimo del trauma viene registrata: luci, rumori, odori; ogni volta che si riproporranno quelle condizioni il nostro tono muscolare aumenterà e la postura si adatterà. Staremo leggermente più avanti se siamo caduti indietro, più indietro se siamo caduti avanti. Osservando in pedana la postura di una persona che ha subito un incidente d’auto è facile indovinare da dove veniva l’auto investitrice: se l’auto veniva da destra la persona è retratta a sinistra e viceversa. Trattare una cicatrice o qualsiasi intervento manuale non sono risolutivi se non riusciamo ad eliminare la memoria automatica del trauma. Ecco l’importanza del biofeedback: il Sistema Nervoso Centrale impara attraverso l’esperienza e l’esperienza degli esercizi gli dice che spostare il proprio corpo in una certa direzione non è pericoloso.
L’amico Stefano Valenti ha condotto una ricerca in collaborazione con l’ospedale di Trescore su un gruppo di operati con l’inserimento di una protesi d’anca. Le persone,clinicamente guarite, presentavano uno squilibrio medio attorno ai 10 Kg con un’area sempre attorno a 500 mm2 , con un consistente rischio di caduta. Dieci giorni con la sospensione della domenica, sono bastati per ridurre a 2 Kg. lo squilibrio medio e, cosa per me ancora più importante, a 200 mm l’area media, riducendo in maniera consistente il rischio di caduta. Da notare che, tranne che in un caso di correzione visiva non adeguata, tutti gli altri pazienti non hanno ricevuto terapie diverse dagli esercizi propriocettivi. Alcuni di loro hanno chiesto di continuare “perché si sentivano più sicuri”.
Quali sono gli esercizi da proporre e in che ordine? Anzitutto è chiaro che gli esercizi devono esser compatibili con lo stato di salute di un paziente ed il tipo di trauma subito: non si può chiedere a chi ha subito di recente una frattura ad una caviglia di compiere le spirali, o a una persona che soffre di vertigini di cominciare l’esercizio ad occhi chiusi. Bisogna valutare attentamente la mobilità della persona e cliccare sulla destra dell’esercizio prescelto, dove generalmente compare il numero 3, che rappresenta una mobilità media, aumentando il valore se la persona è troppo rigida o riducendolo se oscilla eccessivamente. Chiaramente il paziente va seguito, prima di tutto perché esegua gli esercizi correttamente e non adottando compensi, bilanciandosi con le braccia o con torsioni del corpo, poi predisporre adeguate sicurezze per chi fosse a rischio caduta. La durata consigliata per gli esercizi è di 10 minuti, una durata maggiore comporta stanchezza e diminuzione dell’efficacia. Altro elemento importante è la frequenza che dà risultati migliori quanto più è ravvicinata: meglio 10 giorni di fila che 50 volte una volta alla settimana. Fatti i 10 giorni consecutivi è opportuno rifare gli esercizi una volta al mese, cosa che tra l’altro permette di intercettare eventuali nuove problematiche.

assistenza_remotaAssistenza software a distanza
Finalmente Lizard ha pensato ad un sistema di intervento a distanza. Grazie ad un semplice accesso remoto gestito con sistema NTRsupport, potremo aiutarvi a risolvere i problemi software in modo rapido, efficace e sicuro senza farvi spostare dal vostro pc.
L'idea vi alletta? Contattateci su info@lizardmed.eu o telefonicamente per avere tutti i dettagli circa le modalità e i costi dell'intervento singolo o della sottoscrizione annua.


(Fonte: www.lizardmed.eu)
[Modificato da LizardUltimate 01/07/2009 12:56]
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