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NEWSLETTER: Marzo 2008

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2009 15:33
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01/07/2009 15:33

NEWSLETTER LIZARD
NUMERO 3 - MARZO 2009

Gentile [NAME],

Questo mese abbiamo deciso di proporvi come caso del mese una spiegazione comparativa delle pedane in commercio.

IL CASO DEL MESE

(di Sergio Zanfrini)


Le pedane

Spesso mi sento chiedere perché una pedana sia meglio di un’altra. Oppure mi si parla di pedane normalizzate o standardizzate. Basta! E’ una bufala! Non basta dare le dimensioni della pedana di appoggio o il tappetino di superficie per parlare di standardizzazione.

Una pedana è fatta di celle di carico di produttori diversi, con sensibilità diverse, con amplificazioni diverse, con componenti diversi, con software diversi, con microprocessori diversi,  con criteri di lettura diretta o indiretta, sospese o appoggiate, lette da computers i cui processori hanno un clock diverso da quello dei tempi, ad esempio delle francesi Normes 85. (1985, 24 anni fa)

In altre parole un produttore può garantirvi che le pedane di sua produzione seguono un certo standard, non certo che le proprie pedane siano uguali a quelle degli altri e viceversa.

Esistono poi gli spacciatori, ovvero coloro che direbbero che le loro pedane fanno anche la birra. Ma non si gioca con la salute della gente!

Le pedane sono strumenti di misura e in quanto tali non possono misurare tutto. Come vedrete nella tabella allegata alcune misurano la pressione, altre il peso. Se devo valutare la forma d’appoggio del piede, ovvero COME carica prendo una pedana a celle piezoelettriche, se devo conoscere QUANTO carica sui vari punti devo utilizzare una pedana a celle di carico resistive.

Lo stesso discorso per l’attendibilità della stabilometria.


 Le pedane statiche in commercio
 

Tipo

Cosa misuranoCosa non misuranoL’errore
Pedane a celle piezoelettriche(quelle che danno l’impronta del piede)Misurano sostanzialmente una pressione, dando praticamente un circuito chiuso o aperto. Non sono in grado di misurare valori ponderali. Valutano quindi l’ampiezza della zona  sottoposta a pressione. Valide per misurare l’appoggio dinamico del piedeNon misurano i carichi in kg. Viene infatti richiesto al paziente di dichiarare il proprio peso e viene calcolata una percentuale in base al numero delle celle il cui circuito è chiuso. A causa dell’elasticità del piede è inoltre impossibile calcolare correttamente la stabilometriaNon valutando il carico in kg, kili 50 distribuiti su 10 cm2 o su un solo punto danno valori diversi
Pedane monopiastra a celle di carico (resistive), basate su estensimetri (ponte di Wheatstone)Misurano, per scelta dei costruttori, solo lo spostamento del centro di pressione, analizzandolo in termini di area, velocità ecc.Per questa ragione è errato definirle posturometriche: sono solamente stabilometricheNon misurano l’assetto podalico (pronazione/supinazione) non misurano la torsione.Non danno informazioni utili a comprendere la postura.Non misurano l’impronta del piedeImmaginiamo due piedi su cui gravano 30 Kg ciascuno. Il piede sinistro sovraccarico sul tallone, il destro sull’avampiede. Il centro di pressione passerà per il centro. In altre parole potremmo avere il centro perfettamente centrato come le lancette dell’orologio danno il perno sempre nello stesso punto alle 9,15 o alle 10,20
Pedane a celle capacitiveSi basano sul concetto della variazione della capacità elettrica tra due piastre separate da un materiale dielettrico. Teoricamente potrebbero dare gli stessi dati delle pedane a celle resistive Esiste una marcata isteresi che rallenta la corretta lettura dei dati. Le interpolazioni software per la correzione le rendono necessariamente approssimative
Pedane bipiastra a celle di carico (resistive) basate su estensimetri (ponte di Wheatstone)Danno tutte le informazioni stabilometriche ma valutano anche i carichi in kg e la loro ripartizione, permettendo di analizzare la posturaNon misurano l’ impronta del piede.Consentono solamente la misurazione in posizione obbligata.Il paziente viene posizionato in base al numero di scarpa e non alla conformazione anatomica del piede
Pedane bipiastra  a piastre separabili, a celle di carico (resistive) basate su estensimetri (ponte di Wheatstone)(LIZARD)Danno tutte le informazioni stabilometriche ma valutano anche i carichi in kg e la loro ripartizione, permettendo di analizzare la postura.Permettono di valutare il soggetto anche in posizione abituale o di lavoro o di gesto sportivo modificando la posizione delle piastreNon misurano l’ impronta del piede ma l’appoggio podalico Il potenziale errore di posizionamento viene demoltiplicato dalla distanza dei sensori rispetto al punto di appoggio
Il concetto di base riguardante le pedane a celle piezoelettriche è quello per l’appunto della piezoelettricità. Si tratta di cristalli che sottoposti a pressione rilasciano corrente elettrica. Questi cristalli hanno una polarizzazione che consente loro di rispondere alla stimolazione solo se esercitata in direzione assiale. Per definizione quindi i carichi fuori asse hanno una lettura falsata dalla componente vettoriale


Spero che questa tabella possa chiarirvi molti dubbi, ma se ce ne fossero altri...scriveteci!

(Fonte: www.lizardmed.eu)

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